Un
posto speciale è un posto tranquillo dove i bambini fanno
esperienze a stretto contatto con la natura, imparando così a conoscerla,
ad amarla e a rispettarla.
Ostello PachaMama |
È
un posto dove i bambini fanno lunghe passeggiate anche per
sentieri impervi ma la fatica non pesa, ciò che conta è arrivare
alla mèta.
È un posto dove si impara giocando e vince... "chi arriva ultimo”.
È un posto dove il silenzio è molto importante per ascoltare: parla
il bosco.
È un posto dove la lentezza e il soffermarsi sono le attività privilegiate.
È un posto dove i bambini possono fermarsi ad osservare, riflettere, e
dove i gesti più semplici diventano straordinari come abbracciare un
albero, trovare un'impronta, accarezzare il muschio, sentire il
profumo di un fiore.
È un
posto dove i bambini provano intense emozioni, si creano legami
forti, sinceri, dove si collabora e si condivide.
È un posto dove anche il cibo ha un sapore speciale.
È un posto sicuro dove ogni paura viene sconfitta e dove lo stare
bene insieme, la fiducia vincono il timore più terribile: la paura
del buio, tanto che i bambini diventano così coraggiosi da
svolgere un'escursione notturna, dove è possibile percepire le
cose, i loro rumori, gli odori, dove non si vede ma si immagina,
lasciando spazio al cervello per pensare.
È un posto dove si fanno scoperte e la curiosità diventa il gioco
preferito.
È un posto dove si usano i cinque sensi per toccare, ascoltare,
osservare, capire e non c'è fretta.
È un posto completamente immerso nella natura, dove fare il pane indiano, il chapati, all'aperto, farlo cuocere sul fuoco appena acceso e poi mangiarselo o costruire ripari
con ciò che il bosco offre, diventano attività normali.
Questo
posto speciale è il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro dove gli
alunni di classe I sez. C della Scuola Primaria “G.Nosengo” di
San Damiano accolti presso l'ostello PachaMama, hanno trascorso due
indimenticabili giorni, il 16 e il 17 maggio 2018, e grazie a
Davide, Daniela, Cristiano, Tatiana e Romina hanno vissuto
un'esperienza straordinaria.
a cura di Giuliana Franco
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